Masiamosicuri… che la casa in affitto non sia la solita truffa ?


Si avvicinano le feste di Natale e come ogni anno chi ha la possibilità organizza il proprio viaggetto c.d. fuori porta. C’è chi preferisce la montagna, chi il mare, chi le città dalla caratteristica presenza dei vari mercatini di Natale, chi ancora sceglie la classica città d’arte. Albergo o casa vacanza in affitto?. Negli ultimi anni, a causa della crisi economica che investe un pò tutte le famiglie, l’affitto di una casa vacanza è forse la scelta più economica, soprattutto quando la richiesta è di un numeroso gruppo di amici e/o familiari, dove, chiaramente, dividendo la spesa tra tutti gli occupanti, si risparmiano bei soldini. E questo i truffatori lo sanno ! 

Ecco dunque che spuntano allettanti offerte di case vacanza con 5/6/7 camere da letto, 8/10/12 posti letto, pubblicate online nei siti web di settore a prezzi bassi. 

Ma la casa veramente esiste? …e qui inizia il calvario. 

Come funziona la truffa: Un esempio di pubblicazione allettante potrebbe essere: “Casa vacanza in montagna provvista di camino, accogliente, vicino alle piste da sci, con 8 posti letto, due bagni, alla cifra di 400€ settimanali incluso consumi di acqua e riscaldamento, LIBERO ANCHE A CAPODANNO”. 

Otto amici pagherebbero dunque solo 50€ per un’intera settimana. Sembra veramente una buona proposta. 

Uno degli otto amici, individuato “l’affare” (Urla felice “jeeeeeee, andiamo a sciare a capodanoooooooooo”), si propone per prendere contatti con il proprietario della casa e, rispondendo all’annuncio, di solito attraverso i portali web di settore (ad esempio Subito.it per citarne uno tra i più famosi), manifesta il proprio interesse. Immediatamente, dunque, riceve una risposta da parte del proprietario della casa, il quale (guarda caso) comunica che c’è disponibilità per il periodo richiesto ed indica i termini di pagamento con la richiesta di una caparra anticipata (di solito del 50%) da versare con una ricarica su carta Poste-Pay o con bonifico bancario e il saldo all’arrivo. Ad ulteriore garanzia, il proprietario invia una copia del proprio documento di identità e una copia del contratto di affitto. Tutto questo avviene attraverso lo scambio di e-mail. Bene, resta solo da pagare la caparra e preparare le valige. 

Arriva il giorno della partenza. Felici i nostri otto amici chiamano il proprietario per prendere un appuntamento per il ritiro delle chiavi ed è questo il momento in cui capiscono di essere stati fregati. 

Difatti, in genere, la risposta è sempre la stessa: “Mi dispiace, stanno chiamando tante persone, la casa non esiste, siete stati truffati”. Nella peggiore delle ipotesi (è capitato purtroppo) si prende l’appuntamento, ma giunti sul posto il proprietario non si fa vivo e la casa non esiste. 

Le domande da porsi per evitare di essere truffati: 

Masiamosicuri che è proprio un’affare?… Nessuno regala nulla per nulla, dunque in generale diffidare sempre dalle proposte di affitto estramamente basse. 

Masiamosicuri che esiste la casa e che esiste il Sig. Michele o la Sig.ra Carmela?… Attraverso Google maps è possibile geolocalizzare l’indirizzo di dove è ubicata la casa in affitto. Questa semplice, quanto efficace indagine spesso si è rilevata molto utile a verificare se all’indirizzo indicato effettivamente esiste la casa. (In un caso all’indirizzo indicato c’era una caserma dei Carabinieri, i truffati almeno hanno potuto fare subito una denuncia). Per quanto riguarda i soggetti che propongono l’affitto (ad esempio il Sig. Michele o la Sig.ra Carmela), è di fondamentale importanza contattarli telefonicamente, poichè anche se non abbiamo la certezza che effettivamente si tratti del Sig. Michele o della Sig.ra Carmela, l’utenza cellulare o, ancora meglio se fissa, contattata, in caso di eventuali indagini, è sempre riconducibile a qualcuno. Se il contatto avviene attraverso lo scambio di e-mail, assicurarsi che la trasmissione avvenga senza intermediari terzi (quindi non direttamente attraverso i portali di settore). Bisogna dunque chiedere sempre un contatto e-mail e comunicare in modo diretto con questo contatto, in quanto, l’eventuale analisi tecnica dell’email (in caso di indagini si analizza il c.d. Header dell’e-mail), rileverebbe l’indirizzo IP associato al terminale collegato alla rete internet ed in uso al truffatore, ovvero l’utenza telefonica (di rete fissa o Mobile) assegnata a quell’indirizzo IP. Masiamosicuri che la caparra indicata sia una richiesta giusta?… La legge non prevede alcuna caparra e dunque nessuna %. Tuttavia per le transazioni online è prassi consolidata richiederla e con percentuali mai superiori al 30%. (un 10% di norma è sufficiente, 50% mai, mai, mai, mai).

Masiamosicuri che la PostePay o il bonifico bancario indicati per il pagamento della caparra siano sicuri?…No, assolutamente no. Le carte PostePay purtroppo oggi non sono più un metodo di pagamento sicuro. Sempre più spesso vengono attivate con i c.d. prestanomi, quindi difficilmente individuabili. Analogo discorso per il bonifico bancario. Molte carte prepagare, compresa la PostePay Evolution, hanno assiociato un IBAN, quindi permettono di avere un vero e proprio conto sul quale poter effettuare il bonifico. Verificare l’IBAN è sempre una pratica importante e molti siti web o direttamente sulle banche online permettono questa procedura di controllo. Sempre meglio affidarsi a richieste di bonifico su IBAN associati a conti correnti reali presso Agenzie fisiche (di Banche o di Poste Italiane) e non dunque virtuali, come ad esempio le carte prepagate. 

Masiamosicuri che la documentazone che riceviamo sia effettivamente una garanzia?… L’ inoltro di un documento di riconoscimento, per ovvie ragioni di non verificabilità del documento, non è mai una garanzia. Analogo discorso per il contratto. Affitti inferiori a 30 giorni non hanno l’obbligo di registrazione del contratto alla Camera di Commercio e l’atto previsto è il c.d. contratto di affitto turistico, che dunque, poichè non registrato, non è verificabile. 

Masiamosicuri che la fotografia allegata all’annuncio di affitto è reale?… Ogni immagine pubblicata sulla rete internet, seppur rinominata, acquisisce un identificativo univoco. Pertanto una buona tecnica sarebbe quella di salvare l’immagine nel proprio computer, quindi immetterla nel campo di ricerca di google immagini ed effettuare la ricerca. E’ evidente che la fotografia della camera da letto pubblicata nell’annuncio, ad esempio, non può essere identica a quella di una casa ubicata in un’altra città. 

CONCLUSIONI 

Diffidare in generale dalle offerte di affitto particolarmente basse. Diffidare da chi è riluttante a fornire il proprio numero di telefono o della propria e-mail. Diffidare dalle richieste di caparre troppo elevate. Diffidare dai metodi di pagamento virtuali e quindi non verificabili. 

Prima di scegliere la casa da affittare, verificare le richieste o eventualmente i commenti che atri utenti hanno fatto sull’annuncio. Affidarsi s siti web seri e con un’attenta moderazione dei contenuti.

Alcuni siti web provati personalmente e molto affidabili se consultati con attenzione:

AIRBNB il mio preferito, sito web pieno di interessanti soluzioni di affitto, peraltro con la previsione di colazione inclusa nel prezzo. Si tratta appunto di affitti in formula B&B, con una community molto attiva ed attenta. Servizio di monitoraggio e di moderazione anti truffe accurato e serio. Possibilità di affittare stanze e/o piccoli appartamenti per brevi periodi(anche per una sola notte, nel caso si debba soggiornare magari per lavoro). 

HOMETOGO uno tra i più grandi motori di ricerca per le case vacanza disponibile sul web. Affiliato con agenzie specializzate e i con i più grandi portali del settore. 

TRIPADVISOR sezione ricerca casa vacanza… Inutile qualsiasi presentazione. Serio, ricco di proposte, affidabile. 

HOMEAWAY altro motore di ricerca, a mio avviso più ricco di personalizzazioni nella scelta della casa vacanze rispetto a Hometogo. Affidabilissimo 

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